L’11 febbraio si va verso la Riapertura Discoteche a Roma e non solo: nessuna certezza ancora, ma un piccolo barlume di speranza in questo inverno buio e caratterizzato dal distanziamento sociale.
Questo venerdì segnerà una vera e propria linea di confine tra vecchie e nuove abitudini. È in programma un cambiamento in fatto di misure preventive anti-covid, ma anziché un’ulteriore stretta si va incontro a un allentamento delle restrizioni.
Riapertura discoteche: come si prospetta?
Il prossimo 11 febbraio è il giorno in cui scade la proroga relativa alla chiusura delle sale da ballo. Cosa potrebbe comportare questo? Una riapertura totale dei locali e delle discoteche, certo con qualche limitazione. La riapertura discoteche quindi potrebbe avvenire davvero, e si pensa già a quali regole dovremo seguire. Anche se non ci sono ancora decreti o disposizioni ministeriali, secondo alcune indiscrezioni le nuove regole saranno le seguenti:
- Ingresso consentito soltanto a chi è munito di Super Green Pass
- Ingressi contingentati e capienza massima del 50 % (oppure del 75 % in caso di discoteche all’aperto)
- Obbligo di indossare la mascherina in tutte le aree comuni e mentre si balla, mentre si potrà abbassare per mangiare e bere. In zona bianca questo potrebbe non essere necessario
- I locali potranno riaprire se la regione di appartenenza è in zona bianca, gialla o arancione. Stop ancora per la zona rossa.
Queste sono solo delle ipotesi formulate in base alla dichiarazione dei ministri in merito ai cambiamenti dell’11 febbraio. Nulla è ancora confermato: staremo a vedere!
Riapertura discoteche: parola ai gestori
Cosa chiedono quindi gli esercenti?
- Di poter affrontare almeno la stagione estiva, grande fonte di introiti per gli imprenditori del settore. Il 31 marzo dovrebbe terminare lo stato di emergenza, ma ancora nulla è stato deciso per i mesi estivi
- Di eliminare la capienza al 50 %, non necessaria per garantire comunque un distanziamento preventivo tra gli avventori
- Un aiuto economico per tutti i lavoratori del settore da parte del Governo, che in questi due anni sono stati messi a dura prova. Circa un terzo delle attività interessate non riaprirà i battenti: non sono riusciti a sostenere i costi di questo stop forzato di 24 mesi.
Più in generale dipendenti e imprenditori del mondo della notte chiedono soltanto di poter ricominciare a lavorare, certo in sicurezza, ma comunque in maniera veloce e senza restrizioni che possono minare al bilancio aziendale. Un’utopia forse, per tutti coloro che si sono sentiti abbandonati in questo periodo, trattati come attività di serie b e privi di ogni sorta di aiuto o sostegno.
Riapertura discoteche: tra impazienza e sfiducia
C’è chi attende impazientemente che i locali possano tornare al loro originario splendore. Tanti commercianti e imprenditori che negli ultimi anni hanno vissuto non poche difficoltà, che sperano presto di poter ricominciare a lavorare. Anche diversi dipendenti, tutti i lavoratori della notte, showman e showgirl, performer, dj, barman, e altri professionisti saranno impazienti di tornare a lavoro, dopo un periodo strano e delicato come quello che stiamo ancora vivendo. Persino i clienti, i giovani, chi ha voglia di ballare e divertirsi, tutti hanno voglia di rimettere piede in pista! Ma se da una parte l’idea di riconquistare una piccola parte di normalità può sembrarci elettrizzante, dall’altra c’è chi non crede a tutte queste possibili novità. Avventori e proprietari dei locali hanno un’enorme sfiducia nel governo e in quello che potrebbe fare. Dopo tutte le promesse non mantenute come dargli torto.
D’altronde niente è ancora deciso, e sappiamo tutti quanto il Governo ami tirarci brutti colpi e fare effetti a sorpresa. Non ci resta che aspettare che arrivi venerdì per capire se festeggiare in pista, o rimanercene un altro po’ chiusi in casa.
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